Spettacolo suggerito ad un pubblico adulto
Ingresso 15€
comprensivo di abbonamento
di 2 giorni al festival
TANTI SALUTI porta in scena tre clown e a loro consegna il non dicibile: il racconto degli smarrimenti e delle soluzioni paradossali che mettiamo in atto quando siamo di fronte alla morte, impauriti e sospesi come dei naufraghi. Unici oggetti di scena: tre nasi rossi e una buffa cassa da morto. Tra le corse e le rincorse dei nostri teneri clown appaiono come dal nulla le voci spiazzanti di infermieri e medici, un coro di testimoni oculari, quei testimoni accudenti che ci non ci lasciano soli. Alla fine di questo vagare ci dobbiamo davvero salutare, “tanti saluti a tutti” …e scopriamo che siamo giunti su un’isola meravigliosa: un luogo dove tutti possono ancora ridere e piangere senza alcun pudore.
Quel luogo sorprendente che, guarda il caso, assomiglia un po’ al teatro.
Nascere, morire. La morte, così come la nascita, è stata, nel corso del nostro recente processo di civilizzazione, progressivamente allontanata dalle pratiche della vita comune. Abbiamo depositato nelle mani guantate di lattice dei professionisti gli attimi supremi della nostra esistenza, quegli attimi che forse ci possono far intravedere il mistero che siamo, il senso che cerchiamo. Ma il sistema medico legale ha maglie molto strette, non riesce a contemplare la variabile umana: la medicina deve vincere ad ogni costo e davanti alla morte non ha gesti o parole, né protocolli di compassione. Per noi tutti, in ciascun ruolo impegnati nella battaglia contro la malattia, è sempre più difficile considerare, vivendolo, il senso del congedo.
Piangere, ridere. Chi ci può condurre attraverso le sabbie mobili di queste contraddizioni e paradossi se non un clown? Chi può rappresentare le nostre paure senza terrorizzarci? Ridere di questi argomenti è illuminante: non è forse ridicola fino alle lacrime la nostra stupida pretesa d’immortalità? Ridere della nostra paura della morte per evitare la trappola del horror vacui e stemperare il nichilista “tanto si deve morire” che toglie senso alla vita stessa. Ridere e piangere, piangere e ridere per infondere alla nostra più potente esperienza di vita una leggerezza densa e liberatrice. Infine: ridere perché l’opera artistica possa, di fronte al mistero della morte, balbettare senza vergogna.
con Giuliana Musso, Gianluigi “Igy” Meggiorin, Marcela Serli
regia – Giuliana Musso e Massimo Somaglino
direzione clown – Maril Van Den Broek
ricerca e drammaturgia – Giuliana Musso
direttore tecnico – Claudio Parrino
organizzazione – Miriam Paschini
produzione – La Corte Ospitale
Vicentina d’origine e udinese d’adozione. Attrice, ricercatrice, autrice, Premio della Critica 2005, Premio Cassino Off 2017 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia, è tra le maggiori esponenti italiane del teatro di narrazione e d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. Una poetica che caratterizza tutti i suoi lavori: una prima trilogia sui “fondamentali” della vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e morte), e poi un impegnativo viaggio nella distruttività del sistema patriarcale con La città ha fondamenta sopra un misfatto (ispirato a Medea. Voci di Christa Wolf), La Fabbrica dei preti (sulla vita e la formazione nei seminari italiani prima del Concilio Vat. II) e Mio Eroe (la guerra contemporanea nelle voci di madri di militari caduti in Afghanistan). Dal 2008 la sua “casa” artistica è La Corte Ospitale, Rubiera (RE).
A dieci anni dal primo debutto del 2008 vogliamo rimettere in scena lo spettacolo. Lo faremo nel teatro comunale Vittoria di Fagagna (UD), ospiti del festival Art tal Ort. Per una settimana ci prepareremo all’anteprima di questa nuova edizione dello spettacolo, abiteremo il delizioso teatro di Fagagna mentre il paese si prepara ad ospitare la nuova edizione del festival di arte di strada, lasciandosi invadere da clown, giocolieri, danzatori, performer e musicisti. Grazie all’attenzione dell’Associazione Felici ma furlans e alla disponibilità del Comune di Fagagna scambieremo teatro per ospitalità, condividendo il tempo della creazione, la fatica del lavoro, lo sguardo e l’ascolto. Portiamo con noi in teatro attori, tecnici, musicisti, scenografi, costumisti e organizzatori…. e parole, musica, attrezzi, costumi, luci, improvvisazioni e memorie. Alla fine del settimo giorno, sabato 4 Agosto, una replica in anteprima assoluta del nuovo Tanti Saluti concluderà il nostro lavoro a Fagagna e aprirà la prima serata del Festival ART tal ORT. Comunque vada sarà una serata perfetta: una festa di amici, dentro ad una festa di artisti, dentro a una festa di paese.
Giuliana Musso