Sito di incontri, chiesa laica, farmacia dei sani, sede del G8… tutto questo e molto altro rappresenta il bar, cuore pulsante della vita di un paese. Un microcosmo dove si incrociano situazioni, bisogni, manie, opinioni. Praticamente un teatro improvvisato aperto a tutti. Al centro, il barista, creatura mitologica, mezzo umano e mezzo supereroe, che cerca di andare incontro alle esigenze di tutti. Più che un mestiere, è la strada maestra verso la santità, ma ti ripaga con tutto ciò che ti insegna.
di e con Caterina “Catine” Tomasulo
Caterina Tomasulo, in arte Catine, nata in Svizzera, cresciuta in Basilicata ed emigrata in Friuli-Venezia Giulia, dove trova lavoro come cameriera e poi come “barista titolare”. Incoraggiata dalla compagnia “la Gote” di Segnacco, si avvicina al teatro amatoriale, un hobby che si trasforma in passione e poi, grazie a un filmato postato sul web, diventa il suo lavoro. Innamorata del Friuli e della lingua friulana, nei suoi spettacoli racconta le varie tappe del suo destino di emigrante, trattando con umorismo temi come l’emigrazione, l’integrazione, il confronto, gli choc culturali e la bellezza di essere diversi. In fondo, diversità e divertimento hanno la stessa radice.