Il Signor X è prigioniero della sua vita: si nasconde dietro un abito formale, senza rendersi conto di essere ostaggio della formalità. La pressione del quotidiano innescherà in lui una rivoluzione interiore che lo porterà a spogliarsi della sua “armatura” di legami sociali ed a trasformarsi non solo fisicamente, ma mentalmente, spiritualmente, esistenzialmente.
Nel mondo attuale lo stile di vita capitalistico ha portato a situazioni lavorative estreme sia dal punto di vista fisico che mentale. Dobbiamo seguire un modello prestabilito imposto dalle manipolazioni della sociologia, del marketing, della psicologia di massa e della TV spazzatura, che spingono alla normalizzazione dei singoli individui.
Stress, ipertensione, attacchi di cuore, diabete, allergie, malattie respiratorie, a volte portano la persona a riflettere sulla vita, ma ricongiungersi con la propria natura non è facile e spesso l’unica soluzione possibile è ritornare nella propria gabbia.
Un vagabondo arriva alla stazione: deve prendere un treno merci che lo porterà molto lontano, dal suo amore che lo attende forse da molto tempo. Il treno però è già partito! Il vagabondo è disperato, affranto, ma interagisce con gli altri viaggiatori intrattenendoli nell’attesa. Sarà un modo per curare anche se stesso.
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