Il piccolo Leonardo vive nel suo splendido villaggio di Vinci e qui, accompagnato da Zio Francesco e Nonna Lucia, esplora il mondo che lo circonda con estrema curiosità e vitalità. Nella ridente Toscana Leonardo inizia a studiare i moti dell’aria, dell’acqua, degli animali.
E forse proprio a Vinci si sono avviati i suoi studi sul volo? E qui ritraendo la mamma ha ipotizzato la Gioconda?
Ma il piccolo genio è figlio illegittimo e nel suo futuro è scritto un avvenire quanto mai faticoso e difficile. Il padre, Ser Piero, desidera sposarsi e svincolarsi dai suoi obblighi paterni pertanto, accorgendosi della bravura del figlio nel disegno decide di portarlo a Firenze alla famosa Bottega di Mastro Verrocchio.
Malinconicamente Leonardo lascia Vinci e si trova catapultato nella Firenze del Rinascimento dove Arte è sinonimo di Cultura, Crescita e Lavoro. Qui incontra scultori, orafi, pittori del calibro di Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Agnolo Di Polo; da loro apprende, impara e migliora.
Forse proprio alla Bottega del Verrocchio ha ideato il Cenacolo? E ha dato sfogo alla sua immensa creatività, dando vita a congegni meccanici, pennellate sfumate e forsennati appunti?
Le difficoltà legate al mondo dell’arte incombono sul giovane che, desideroso di migliorare la vita dell’uomo, si scontra con le vecchie e datate concezioni.
E così il sogno del giovane Leonardo diventerà realtà, riuscirà ad aprire una Bottega tutta sua e a volare verso l’infinità dei secoli a venire.
produzione: BARABAO Teatro
regia: Cristina Ranzato
di e con: Romina Ranzato e Ivan Di Noia
musiche: Andrea Mazzacavallo
scenografia, Costumi e Maschere: Roberta Bianchini
falegnameria: Francesco Di Noia
tecnico Luci: TJ Service di Luca Favretto
foto di scena: Giorgio Bellingardo